Da Sambuco a Cerveteri

Sesta Tappa

La sesta e ultima tappa è quella dell’apoteosi: quella che arriva alla destinazione finale, che può essere il mare, il mar Tirreno, inteso anche come nuovo punto di partenza e collegamento; che può essere la necropoli, la necropoli di Cerveteri, intesa come punto di arrivo, di non ritorno; che può essere una nuova consapevolezza di sé stessi, i viaggi sono sempre anche interiori e intimi, alla ricerca di memorie, di equilibri, di energie.
Ma non deve essere solo una marcia verso il traguardo, ce ne sono anche di intermedi che da soli valgono la giornata, come le cascate, piccole oasi nascoste nella natura quasi selvaggia.
E il nostro cammino è, ancora e sempre, vulcanico in ogni pietra calpestata.
A questo punto si è pronti per tornare a casa.
Ma – e sarete voi a scoprirlo – diversi.

Durata h. 6.30’
Difficoltà intermedia
Distanza km 18,2
Dislivello +230 metri; -400 metri
Alt. massima 250 metri
Alt. minima 50metri
Asfalto 3 km

Paesaggio geologico (di Sandro Conticelli)

Lasciando Sambuco si percepisce immediatamente che stiamo entrando in un mondo geologicamente diverso da quello percorso finora. Il paesaggio caratterizzato da una serie di collinette a bassa acclività ed elevazione, con morfologia mammellonare con pianta ovale, ci narra che abbiamo definitivamente abbandonato i terreni del vulcanismo recente del Complesso sabatino e stiamo inoltrandoci in quello tolfetano-ceritico. Queste morfologie sono quelle tipiche dei duomi o cupole di ristagno che si generano quando il magma fortemente viscoso al momento della sua eruzione tende a raffreddarsi immediatamente, dopo aver percorso poche decine di metri, e l’eruzione continua sotto la prima sottile massa lavica consolidata facendo crescere il duomo dal basso verso l’alto. Una crescita epidermica che solleva il carapace solido iniettando nella parte interna il magma ancora fuso. Al termine dell’eruzione, nei duomi di maggiore volume, la parte centrale collassa leggermente donando alla sommità del duomo un aspetto bifido a doppia vetta, come visibile per il duomo di Monte Santo dalla sommità del duomo di Monte Paparano. Questo paesaggio ci accompagnerà per tutto il cammino fino a Castel Giuliano e oltre.

Punti critici

Due guadi, il primo, il più breve, supera il fosso Monte La Guardia, che alimenta la cascata inferiore, il secondo attraversa il fiume Vaccina; attenzione al sentiero, nel bosco, fra radici e sassi; scarsità d’acqua (meglio fare scorte a Castel Giuliano e nella necropoli).

Alloggi

Castel Giuliano:

  • Agriturismo Monte la Guardia /ristorante e alloggi tel. 349 8750083

Come arrivare a Castel Giuliano:
fermata linee urbane Piazza dei Pasqualetti (www.comune.bracciano.rm.it, www.cilia-italia.com)

Cerveteri:

  • Casa di Anna, largo della Boccetta, 5/6, (centro storico) tel. 347985672

Come arrivare a Cerveteri e Sambuco:
FR3 Roma – Civitavecchia, fermata autobus collegamento Stazione Ferroviaria Marina di Cerveteri linee 21, 24, 25 , linea 23 collegamento centro storico con Ladispoli/Cerveteri; Corse per Necropoli da viale Manzoni linea 25 ore 9 10.40 14.40 16.35 www.seatour.it – trasporto urbano

Collegamenti Utili

IL CAMMINO DEI VULCANI

L'itinerario pensato per un turismo naturale, culturale e scientifico, con l’obiettivo di mostrare e valorizzare il territorio della Tuscia, nella storia e nell’ambiente.
Da Oriolo Romano a Trevignano Romano
Da Trevignano Romano a Campagnano di Roma
Da Campagnano di Roma ad Anguillara Sabazia
Da Anguillara Sabazia a Manziana
Da Manziana a Sambuco
Da Sambuco a Cerveteri

Tappa 1
Tappa 2
Tappa 3
Tappa 4
Tappa 5
Tappa 6